La collaborazione "falsa"
Due progetti LEAN diversi in due settori diversi, ma con risultati analoghi che mostrano lo stesso, importante, schema di spreco.
In ambedue i progetti oggetto dell'analisi sono uffici staffati con una decina circa di persone, il cui 40% del lavoro può essere messo in discussione in termini di valore reale generato per l'azienda, e per le stesse ragioni.
Si tratta di da un lato di azioni di sollecito e di correzioni di errori fatti da altri nelle fasi precedenti di processo, dall'altro di attività "varia" di supporto, erogata a fronte di richieste non sempre proprie.
Le persone ed i manager di queste unità sono orgogliose del loro operato e del loro atteggiamento "se si può supportare gli altri uffici non ci tiriamo indietro, qui vige la collaborazione e l'unico obiettivo è il risultato di business". Uno spirito senza dubbio meritevole e sentito, che tuttavia con la parola "collaborazione" giustifica e supporta delle situazioni che non sono nel complesso favorevoli all'azienda.
Sono infatti modi onerosi per ovviare a errori o carenze procedurali e comportamentali che non dovrebbero esistere, e che potrebbero essere ovviate altrimenti a costi minimi.
Nel paper "Sindrome da backoffice" analizziamo i due casi in maggior dettaglio e descriviamo le dinamiche sistemiche tipiche che generano e supportano la permanenza nel tempo di questo tipo di inefficienza.