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Si all'IT bimodale se l'Agile è vero


Ai corsi Dual Speed ICT Governance (o ICT Bimodale) ci capita sempre più spesso di incontrare manager che affermano di avere già diversi progetti pilota Agile in azienda, e di essere pronti a consolidare una gestione ICT “a due velocità” completa.

Considerano L'Agile un contenuto già acquisito, e non sono venuti per valutare la qualità del loro delivery. Nei corsi Dual Speed noi però includiamo un richiamo ai fondamentali Agile, lo consideriamo un prerequisito per procedere allo sviluppo di temi DevOps e di governance del canale "veloce".

Dallo sviluppo di questa sessione emergono alcune evidenze interessanti.

Noi presentiamo l’Agile come le comprendiamo, ovvero un modello di organizzazione del lavoro significativamente diverso rispetto ai riferimenti del “management scientifico”, su cui si fonda la cultura aziendale diffusa. E' In questo senso che:

  • poniamo enfasi sull’idea che elementi di processo e organizzazione possano essere sostituiti da motivazione, responsabilizzazione e disciplina

  • spieghiamo l’inversione del principio di “controllo” nel project management, dove a rimanere riferimento costante non è più il risultato progettuale, ma i tempi ed i costi, e di fatto si consegna solo quello che si è riusucito a fare

  • chiariamo perché ci si può affidare alla memoria delle persone ed alla comunicazione verbale, senza pretendere che rimanga traccia scritta di ogni scelta e posizione

  • giustifichiamo il fatto che possa non esserci una singola persona a “rispondere” del lavoro, ma che essa possa essere condivisa nel team, e che di fatto nessuno “comandi”

  • supportiamo l’idea che la saturazione delle risorse non è sempre una buona idea per raggiungere elevata efficienza operativa.

Più che a richiamare definizioni e strumenti, ci proponiamo soprattutto di spiegare e dimostrare come questo diverso modo di lavorare sia possibile e produttivo.

Svisceriamo in particolare le logiche con cui si generano i benefici "forti" del canale veloce: lo facciamo analizzando a fondo i meccanismi operativi elementari dell’Agile, raccontandoli attraverso esempi, casi e situazioni progettuali reali.

Molti di coloro che ci avevano inizialmente detto di avere già avviato attività Agile, dopo questa sessione condividono con noi:

  • la loro soddisfazione, per avere ora una comprensione dell’Agile di livello superiore, ed una spiegazione dei risultati non sempre convincenti ottenuti con le attuali implementazioni

  • la loro preoccupazione per il gap che ora appare evidente con ciò che hanno già implementato in azienda, e la fattibilità di una attuazione più completa.

La verità è che sono molti i casi in cui l'implementazione dell’Agile è stata ridotta all'adozione di alcuni degli strumenti e delle “liturgie” più facili da assimilare (tipicamente strumenti di visual management - kanban boards, standup meeting mattutini etc.).

E' più difficile implementarne in modo coerente i fondamentali, perché essi invece mettono in discussione elementi della cultura manageriale diffusa e comportano impatti organizzativi significativi.

Standup meeting e tavole kanban non portano certo danno, ed anzi in alcune circostanze possono comportare diversi vantaggi pratici anche come strumenti a se stanti.

Non sono certo loro però a poter realizzare i benefici di una operatività Agile. Noi sappiamo che le implementazioni "leggere" si diluiscono in atti di forma privi di alcun reale effetto, e sono rapidamente abbandonate,

L’Agile non è un'opzione buona per risolvere ogni situazione progettuale, né può essere implementata in modo solo parziale. Si tratta di una modalità operativa da adottare quando la natura dell'attività lo richieda e renda possibile, in cui una serie di scelte di modello e metodo abilitano e ne giustificano altre, in una dinamica che è efficace e sostenibile solo se è attivata in modo organico e completo.

Ci proponiamo del breve di produrre un paper che illustri in modo approfondito le relazioni di interdipendenza sistemica e sinergia che sussistono tra i diversi elementi di una gestione Agile, evidenziando le condizioni minime di applicabilità ed efficacia del modello.

Nel frattempo chiudiamo questo post con tre affermazioni:

  • la piena implementazione di modalità operative Agile può essere molto sfidante soprattutto per le organizzazioni di grandi dimensioni che hanno una tradizione di operatività fortemente strutturata

  • le varie metodologie contemplano il concetto di adattamento/personalizzazione al contesto ma esiste un limite nella sostanza dei compromessi adottabili oltre il quale il modello viene snaturato e perde le sue caratteristiche

  • la piena comprensione della natura e degli implicazioni dell’Agile è la migliore spiegazione della necessità di una governance Dual Speed; se non si sta implementando realmente l'uno, non vi è esigenza di implementare l'altra.


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